Penultimo appuntamento con la Sagra della polenta nelle borgate: domenica 13 febbraio a Sermoneta Scalo
La Sagra della Polenta di Sermoneta è arrivata al suo penultimo appuntamento.
Questa Domenica 13 febbraio la festa si sposta a Sermoneta Scalo, dove i maestri polentari già dalle sette del mattino inizieranno i preparativi per servire, all'ora di pranzo, il prelibato piatto tipico della cucina locale. Alle 11 presso il piazzale Caracupa ci sarà la Santa Messa e, a seguire, la benedizione dei bani e della polenta. Tutti a tavola, infine, alle ore 12.30 per degustare la polenta con sugo di salsiccia e broccoletti. La giornata proseguirà con musica di intrattenimento e, per finire, alle ore 17 ci sarà l'estrazione dei biglietti vincenti della lotteria.
La Sagra della Polenta nelle borgate è organizzata dai comitati parrocchiali e spontanei, in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Sermoneta.
Gli appuntamenti si concluderanno domenica 20 febbraio a Monticchio.
Quest'anno Sermoneta ha voluto rivangare con forza la primogenitura della polenta in Italia: nel 1503 il seme del mais arrivò a Sermoneta grazie a Guglielmo Caetani, che dopo un lungo esilio a Mantova, fece ritorno a Sermoneta appena avuta notizia della morte di Alessandro VI Borgia, il Papa che gli aveva tolto il feudo con la scomunica e fatto uccidere due fratelli. Guglielmo ritornando al suo paese portò con se il seme del granoturco venuto dall’America e lo seminò sui su fertili territori. La farina del granturco fu usata inizialmente per procurare pietanze ai prigionieri del castello ed in seguito dai poveri e dai pastori come cibo quotidiano. A quei tempi a Sermoneta tra i poveri vi erano molti pastori scesi dai monti dell’alto Lazio e dall’Abruzzo alla ricerca di pascoli più verdi per i loro bestiami. Per la ricorrenza della festa di Sant’Antonio Abate protettore degli animali domestici, che ricorre il 17 gennaio, i pastori scendevano in paese a far benedire i loro animali ed in questa occasione veniva offerto loro e a tutta la popolazione un piatto di polenta condita con carne di maiale e cucinata sulla pubblica piazza.
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